Aleksandr Solženicyn, Ama la rivoluzione!
trad. di Sergio Rapetti, Jaca Book, 2012
“Ama la Rivoluzione!” Tale l’imperativo che muove Gleb Nerzin, il protagonista di questo romanzo di Aleksandr Solzenicyn, scritto in detenzione nel 1948 e ripreso nel 1958. Gleb è un coscritto di 23 anni che, confinato nelle retrovie, arde dal desiderio di raggiungere il fronte (siamo nell’estate del 1941) a difendere la patria sovietica aggredita dai tedeschi per poi contribuire alla Grande Guerra Rivoluzionaria che rinnoverà il mondo. Varie tappe segnano la disillusione dell’eroe e del suo ideale e gli fanno aprire gli occhi sull’arbitrio e gli egoismi che caratterizzano in realtà quel suo immaginario “mondo perfetto”, ma l’avventuroso cammino di Gleb (alter ego dello scrittore) verso la prima linea della guerra costituisce uno straordinario itinerario formativo che lo attrezza per le più consapevoli battaglie a venire. Queste avventure del giovane Nerzin sono il punto di partenza perfetto, non solo cronologico, per accostarsi all’universo letterario e spirituale del grande scrittore, di cui “Ama la Rivoluzione!” fornisce ad ogni momento significative anticipazioni. Del futuro premio Nobel scopriamo così, ed è una rivelazione folgorante, tutta la giovane anima che dà nerbo al racconto, appassionato e veritiero, di un mondo in ebollizione: sia sul versante drammatico di prove epocali, sia sul versante umoristico o addirittura comico di laboriose interazioni interpersonali, registrate da un Nerzin-Solzenicyn già capace di sapiente ironia.