Il 15 Luglio è ricorso il secondo anniversario del rapimento e
dell assassinio di Natalja Estemirova. Attivista dei diritti umani
e collaboratrice della sede di Memorial a Grozny , venne rapita al mattino nella sua casa per essere ritrovata poche ore dopo priva di vita nella vicina Repubblica di Inguscezia.
Due anni dopo dobbiamo prendere atto del fatto che gli accertamenti in merito all assassinio di Natalja Estemirova e la ricerca del mandante non hanno portato a nessun risultato concreto.
L’insuccesso della giustizia russa nel chiarire la morte della Estemirova contrasta fortemente con la precisione con cui le autorità trattarono invece un altro caso, ad essa peraltro strettamente collegato: Oleg Orlov, presidente del centro per i diritti umani di Memorial parlò a suo tempo ad una conferenza stampa delle minacce che la Estemirova aveva ricevuto dal Presidente Ceco Ramsan Kadyrov. Il colpevole sarebbe dunque noto. Orlov è stato per questo citato in giudizio dallo stesso Kadyrov. Condannato al processo civile, è stato dichiarato innocente al processo penale il 14 giugno 2011.
Una semplice dichiarazione politica è al centro di diversi processi il crimine compiuto nei confronti della Estemirova continua a non essere risolto.
28 dicembre 2024. Un bagliore di speranza per il 2025: l’attivista politica Zarifa Sautieva è libera!
Per concludere l’anno riceviamo una bellissima notizia che ci riempie di speranza. Il 28 dicembre l’attivista politica ed ex vice direttrice del complesso memoriale delle vittime delle repressioni Zarifa Sautieva è stata rilasciata dalla colonia penale femminile di Zelonokumsk. Zarifa era stata condannata ingiustamente a sette anni e sei mesi di colonia penale per il “caso Inguscezia”, ai sensi degli articoli sull’uso della forza nei confronti di rappresentanti delle autorità e partecipazione ad attività estremiste. Zarifa aveva partecipato il 27 marzo 2019 a Magas a una manifestazione di protesta contro la modifica del confine amministrativo tra Inguscezia e Cecenia. A settembre, la Corte europea dei diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso di Satieva e degli avvocati di Memorial affermando che durante le indagini le forze dell’ordine avevano agito con violenza nei confronti di Zarifa. L’avvocato Magomed Bekov ha commentato così la sua liberazione: “È una grandissima gioia per il nostro popolo, un regalo per l’anno nuovo a tutta la comunità! Sono sicuro che una grande parte dell’Inguscezia attendeva questo giorno e noi continuiamo ad aspettare la liberazione degli altri nostri prigionieri politici. Zarifa si trova in ottime condizioni, almeno per quanto abbiamo potuto vedere. Era di buon umore, stava bene, scherzava e sorrideva”. L’ultima dichiarazione di Zarifa si può trovare nel nostro libro Proteggi le mie parole. Memorial continua a lottare per tutte le persone ingiustamente detenute nelle carceri e nelle colonie penali russe.