“Attribuendo il premio di quest’anno a Oleg Orlov, Sergei Kovalev and Lyudmila Alexeyeva a nome di Memorial e di tutte le altre persone che lottano per la difesa dei diritti umani in Russia, speriamo di contribuire alla fine del circolo vizioso di paura e violenza che assedia i difensori dei diritti umani nella Federazione Russa” – ha dichiarato Jerzy Buzek proclamando la vittoria di Memorial davanti all’aula.
“Speriamo di far arrivare il nostro messaggio: gli attivisti della società civile devono essere dappertutto liberi di esercitare il loro diritto a pensare e a parlare! La libertà di espressione è necessaria alla verità”
“Lasciatemi condividere anche la mia soddisfazione personale nel poter annunciare oggi questa vittoria. Per un uomo che viene da Solidarnosc, che ha visto la Polonia lottare per la verità, che ha assistito alla fine alla vittoria della libertà, questo è un grande momento”.
Chi sono i vincitori
MEMORIAL (Oleg Orlov, Sergei Kovalev e Lyudmila Alexeyeva a nome dell’organizzazione e di tutti gli altri difensori dei diritti umani in Russia): L’organizzazione, il cui fondatore fu Andrei Sacharov, promuove i diritti fondamentali nei Paesi dell’ex-Unione sovietica, come l’Azerbaigian, l’Armenia, la Georgia, il Tagikistan, la Moldavia e l’Ucraina. E’ particolarmente attiva in Cecenia e nel resto della Russia.
Memorial è stata creata alla fine degli anni ’80 con lo scopo di costruire un memoriale alle vittime dello stalinismo. Nella Russia post-sovietica, l’organizzazione è diventata la più autorevole voce a difesa dei diritti umani. Apparteneva a Memorial anche Natalia Estemirova, l’attivista uccisa in Cecenia in luglio. Nella giustificazione della candidatura i parlamentari spiegano che “Memorial promuove la verità sulle repressioni politiche e lotta contro le violazioni dei diritti umani nell’ex-Unione sovietica, per garantire a quei Paesi un futuro democratico.”
Oleg Orlov: Attualmente direttore di Memorial, il 6 ottobre è stato condannato da un tribunale di Mosca a risarcire il presidente ceceno Ramzan Kadyrov per diffamazione e obbligato a ritirare le sue dichiarazioni in cui accusava Kadyrov di essere responsabile dell’omicidio dell’attivista di Memorial Natalia Estemirova.
Il 23 novembre 2007 è stato rapito in Inguscezia insieme a tre giornalisti, picchiato, torturato e minacciato di morte, poi rilasciato.
Sergei Kovalev: Fondatore della prima associazione dei diritti umani in Russia nel 1969, il “Guppo di Iniziativa per la Difesa dei Diritti Umani nell’USSR”, è anche fra i creatori di Memorial. Kovalev ha sempre denunciato le tendenze autoritarie dei Governi di Borys Eltsin e Vladimir Putin. Nel 1996 ha dato le dimissioni dalla presidenza della commissione per i diritti umani istituita da Eltsin per protesta.
Nel 2002 ha istituito una commissione d’inchiesta per investigare sulle bombe esplose in vari appartamenti di Mosca nel 1999. I lavori della commissione si sono interrotti a seguito dell’assassinio, l’avvelenamento e la persecuzione dei suoi membri.
Lyudmila Mikhailovna Alexeyeva, ha fondato, insieme ad Andrei Sacharov e altri, il gruppo ‘Mosca – Helsinki’, che doveva monitorare l’osservanza, da parte dell’USSR, degli accordi di Helsinki del 1975.
Alexeyeva milita a favore dei diritti umani fin dagli anni ’60. A quei tempi protestava contro il regime chiedendo processi giusti per i dissidenti e media più obiettivi. Ha pagato le sue posizioni con l’espulsione dal Partito Comunista e l’allontanamento dal suo lavoro di editrice per una rivista scientifica.
Nell’era post-sovietica, non ha mai perso occasione per criticare il Cremlino, accusando il governo di incoraggiare gli estremisti con le sue politiche nazionaliste, dalle deportazioni di massa di georgiani nel 2006, ai raid della polizia contro gli stranieri nelle strade di Mosca, fino alla condotta dei russi in Inguscezia.
Il Premio Sacharov
Il Premio Sakharov è stato istituito nel 1988 in onore del fisico sovietico, dissidente politico e premio Nobel per la pace Andrei Sacharov. Ogni anno il Parlamento europeo attribuisce questo importante riconoscimento a persone o organizzazioni che si sono distinte nella difesa dei diritti umani e della democrazia.
Le prossime tappe
Il 14 dicembre le commissioni Affari stranieri, Sviluppo e Diritti umani del Parlamento incontreranno i vincitori. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 16 dicembre a Strasburgo. Memorial riceverà, oltre a un certificato, un assegno di 50.000 €.